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FACOLTÀ DI SCIENZE MM. FF.
NN. |
Corso di insegnamento
“Laboratorio di Fisica Nucleare e Sub-Nucleare”
Corso di Laurea Magistrale in Fisica
AA 2015-2016 – docente titolare: dott. Stefania
Spagnolo
II Semestre del primo anno di Corso.
Crediti 7 (4
di lezione, 28h + 3 di laboratorio, 36h)
1) Presentazione e obiettivi del corso
Il corso specializza gli obiettivi formativi generali
della laurea magistrale in Fisica alle tematiche culturali della Fisica
Sperimentale delle Interazioni Fondamentali.
Il corso, in particolare, intende far acquisire allo
studente familiarità con le metodologie e la strumentazione più tipicamente
utilizzate nella fisica sperimentale nucleare e sub-nucleare. Con tali
strumenti culturali si affrontano, in una specifica misura svolta in
laboratorio, le problematiche generali legate alla sperimentazione nell’ambito
della fisica sub-nucleare. La misura classica proposta, come palestra per il
conseguimento di tali obiettivi, è la misura della vita media del muone. Gli
aspetti sperimentali con cui gli studenti vengono a contatto diretto sono:
implementazione del metodo di misura attraverso l’utilizzo di strumentazione
NIM per la gestione di logica elettronica; utilizzo di strumentazione CAMAC per
l’acquisizione dei dati; procedure di calibrazione della strumentazione; scelta
del punto di lavoro ottimale per i rivelatori utilizzati; analisi dei dati.
Bibliografia:
Testi suggeriti:
W.R. Leo, “Techniques for Nuclear and Particle Physics Experiments”, Springer-Verlag;
R.C. Fernow, “Introduction to Experimental Particle Physics”, Cambridge University Press;
C. Grupen, B. Shwartz, “Particle Detectors”,
Cambridge University Press;
Rassegne suggerite:
http://pdg.lbl.gov/2012/reviews/rpp2012-rev-passage-particles-matter.pdf
http://pdg.lbl.gov/2012/reviews/rpp2012-rev-particle-detectors-accel.pdf
http://pdg.lbl.gov/2012/reviews/rpp2012-rev-monte-carlo-techniques.pdf
http://pdg.lbl.gov/2012/reviews/rpp2012-rev-cosmic-rays.pdf
2) Conoscenze e abilità da acquisire
Interazioni radiazione-materia:
perdita di
energia media di particelle cariche nella materia, radiazione Cherenkov, scattering multiplo e
fluttuazioni della perdita di energia, interazioni di fotoni con la materia,
sciami elettromagnetici, interazioni di neutroni con la materia.
Caratteristiche generali dei rivelatori di particelle:
sensitività, risoluzione, efficienza, tempo morto.
Caratteristiche generali dei Rivelatori a Ionizzazione:
ionizzazione e trasporto nei gas, moltiplicazione a valanga, il contatore a gas
proporzionale; generalità su MWPC e rivelatori a drift,
come rivelatori di tracciamento.
Scintillatori e dispositivi fotomoltiplicatori: luce di
scintillazione e materiali scintillanti; conversione del segnale luminoso in
segnale elettrico e amplificazione nei fotomoltiplicatori.
Caratteristiche generali di rivelatori di posizione a
semiconduttore: la giunzione pn polarizzata
inversamente come rivelatore di radiazione; rivelatori a micro-strip.
3) Prerequisiti
Formazione di base acquisita nella laurea triennale in
Fisica. In particolare, si assumono noti i fondamenti della cinematica
relativistica, i concetti di vita media, sezione d’urto, libero cammino medio,
metodi statistici elementari per l’elaborazione dei dati.
4) Docenti coinvolti nel modulo didattico
Potranno essere coinvolti nello svolgimento delle lezioni
e/o delle attività in laboratorio altri docenti o ricercatori INFN a seconda
della disponibilità o dell’interesse, anche da parte degli studenti, a
sviluppare qualche tema specifico o a illustrare setup sperimentali in utilizzo
nel laboratori di ricerca INFN a scopo dimostrativo.
5) Metodi didattici e modalità di esecuzione delle
lezioni
Le lezioni sulle tematiche elencate al punto 2) sono
seguite da una serie di sessioni di lavoro nel Laboratorio di Fisica delle Alte
Energie INFN, in cui un apparato sperimentale con piani di scintillatori di
grande superficie, equipaggiati con fotomoltiplicatori tradizionali, è
predisposto per la misura della vita media del muone. L’utilizzo di tali
rivelatori per l’implementazione della misura è interamente sviluppato dagli
studenti, con la guida del docente, durante le sessioni in laboratorio, dai
passi di definizione del punto di lavoro degli scintillatori, fino
all’acquisizione dei dati.
Ciascuno studente presenta, a conclusione del corso, una
relazione sulla misura svolta in laboratorio, che riassume tutte le fasi
sperimentali rilevanti e presenta l’interpretazione dei dati acquisiti nella
fase finale per derivare la misura della vita media del muone.
6) Materiale didattico
Macro di analisi dati basate sulla piattaforma di analisi
statistica dei dati ROOT, http://root.cern.ch/drupal/,
ampiamente utilizzata nella ricerca in fisica delle alte energie, sono fornite
come esempio e punto di partenza per ulteriori sviluppi da parte degli
studenti.
7) Modalità di valutazione degli studenti
La valutazione si basa sull’elaborato finale, sulla sua
discussione in sede di esame e sulla verifica della padronanza dei concetti
generali, riguardanti le principali tecniche di rivelazione, sviluppati durante
le lezioni e nello svolgimento della misura in laboratorio.
Modalità di prenotazione dell’esame e date degli appelli
Gli studenti possono prenotarsi per l’esame finale
esclusivamente utilizzando le modalità previste dal sistema VOL
Il Docente
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top)
Lezione n. 1 Giovedì 17 marzo ’16
Introduzione del corso. Concetti generali riguardanti la
rivelazione di radiazione.
Sommario delle proprietà generali di particelle
metastabili.
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top)
Lezione n. 2 Venerdì 18 marzo ’16
Richiami di cinematica relativistica e richiamo del
concetto di sezione d’urto e libero cammino medio.
Urto tra un proiettile e un bersaglio fisso nel
laboratorio; massimo trasferimento di energia al bersaglio nell’approssimazione
di bersaglio di massa << della massa del proiettile.
Introduzione alle interazioni di particelle cariche
relativistiche nella materia. Spessore di massa.
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Lezione n. 3 Martedi
22 marzo ’16
Perdita di energia di particelle cariche per unità di
spessore attraversato. Trattazione di Bohr.
Bethe-Block. Correzione di
densità. Concetto di Range per particelle cariche.
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Lezione n. 4 Martedì 29 marzo ’16
Fluttuazioni nella perdita di energia per eccitazione e
ionizzazione del mezzo.
Scattering multiplo coulombiano.
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Lezione n. 5 Giovedì 31 marzo ’16
Radiazione Cherenkov.
Interazioni di elettroni (irraggiamento e eccitazione e ionizzazione) con i materiali.
Lunghezza di radiazione ed energia critica.
Interazioni di fotoni (assorbimento fotoelettrico, scattering Compton e produzione di coppie).
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Lezione n. 6 Martedì 5 aprile ’16
Sciami elettromagnetici, modello semplificato dello
sviluppo di uno sciame e.m., contenimento trasversale
dello sciame. Energia critica per muoni. Interazioni di adroni con la materia;
aspetti qualitativi: valori delle sezioni d’urto, distribuzione di molteplicità dei secondari,
distribuzione in momento trasverso dei prodotti della collisione. Libero
cammino medio per collisione e interazione nucleari. Caratteristiche degli
sciami adronici.
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top)
Lezione n. 7 Giovedì 7 aprile ’16
Discussione dei parametri generali utilizzati per
caratterizzare il comportamento di un rivelatore di particelle: sensibilità,
risposta, efficienza, risoluzione, tempo di risposta, tempo morto.
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top)
Lezione n. 8 Martedì 12 aprile ’16
Scintillatori e PMT.
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top)
Lezione n. 9 Giovedì 14 aprile ’16
(1h)
Determinazione del punto di lavoro di uno scintillatore;
plateau di efficienza.
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top)
Lezione n. 10 Martedì 19 aprile ’16
Introduzione della misura di caratterizzazione di un
PMT: spettro di singolo foto-elettrone. Guadagno relativo e assoluto in
funzione dell’HV applicata.
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top)
Lezione n. 11 Giovedì 21 aprile ’16
Rivelatori a ionizzazione. Ionizzazione primaria e
totale, produzione di delta rays, amplificazione a valanga in regioni di campo
elevato; regimi di funzionamento in funzione di HV. Parametri di drift e diffusione di ioni ed elettroni.
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top)
Lezione n. 12 Martedì 26 aprile ’16
Rivelatori a ionizzazione. Sviluppo del segnale, scelta della miscela di
gas. Caratteristiche di MWPC, rivelatori a drift e
TPC.
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top)
Lezione n. 13 Giovedì 28 aprile ’16
(1h)
Introduzione ai rivelatori a stato solido.
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Lezione n. 14 Giovedì 5 maggio ’16
Formazione del segnale, teorema di Ramo-Schottky
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Lezione n. 15 Giovedì 12 maggio ’16
Rivelatori di tracciamento a Silicio
Attività in laboratorio
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Laboratorio Sessione n. 1 Martedì 19 aprile ’16 (14:30-17:30)
Misure di efficienza a soglia di discriminazione fissata
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Laboratorio Sessione n. 2 Venerdì 22 aprile ’16 (9-11 e 11-13)
Plateau di efficienza a soglia di discriminazione
fissata
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Laboratorio Sessione n. 3 – primo gruppo Venerdì 22 aprile ’16
(14:30-17:30)
Spettro di singolo fotoelettrone e guadagno di un PMT
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Laboratorio Sessione n. 3 – secondo gruppo Mercoledì 27 aprile ’16 (14:30-17:30)
Spettro di singolo fotoelettrone e guadagno di un PMT
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Laboratorio Sessione n. 4 Venerdì 29 maggio
’16 (9:00-11:00)
Plateau di efficienza a soglia di discriminazione
fissata; scan di soglia a HV fissata
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Laboratorio Sessione n. 5 Mercoledì 4
maggio ’16 (14:30-17:30)
Scan di soglia a HV
fissata, Curve di ritardo,
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Laboratorio Sessione n. 6 Martedì 10 maggio
’16 (14:30-17:30)
Implementazione della logica per la selezione di eventi
con un muone arrestato nel ferro
(definizione dei segnali di “muone arrestato”e “elettrone dal decadimento del muone a
riposo”)
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Laboratorio Sessione n. 7 Mercoledì 11
maggio ’16 (14:30-17:30)
Implementazione della logica per la selezione di eventi
con un muone arrestato nel ferro (uso del TAC)
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Laboratorio Sessione n. 8 Martedì 17 maggio
’16 (14:30-17:30)
Gate per integrazione del segnale inviato all’ADC CAMAC
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Laboratorio Sessione n. 9 Mercoledì 18
maggio ’16 (14:30-17:30)
CAMAC – scrittura e test del programma di DAQ
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Laboratorio Sessione n. 10 Giovedì 19 maggio
’16 (11:00-13:00)
Scelta del range del TAC e
definizione della procedura di calibrazione
(da una differenza in tempo a un conteggio di ADC)
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Laboratorio Sessione n. 11 Martedi 24 maggio ’16 (14:30-17:30)
calibrazione e acquisizione - Layout01
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Laboratorio Sessione n. 12 Martedi 31 maggio ’16 (14:30-17:30)
calibrazione e acquisizione - Layout02