Davide Elia, di Copertino (LE).
E' l'anima poetica del gruppo, sempre pronto ad una citazione letteraria o ad un commento in stile "dizionario dei sinonimi e dei contrari", ma tutto ciò gli conferisce una simpatia ed un'ammirazione non indifferente all'interno del team. Insomma, uno scienziato poeta alla Levi.
La fisica è la prima delle sue occupazioni, ma nutre un amore incondizionato e incontrastato per la storia, dalla quale viene letteralmente ipnotizzato. Ha sognato per anni di diventare uno storico o un archeologo... il fatto è che, contemporaneamente, si sentiva fortemente attratto dalla scienza: così, dopo il liceo classico, ha compiuto il "folle gesto" dell'iscrizione a Fisica! Spera di poter operare nel campo della ricerca scientifica, senza perdere di vista la comunicazione, convinto della necessità di estendere, oltre ad approfondire, al maggior numero di individui la conoscenza e del piacere che a quest'ultima si accompagna laddove attecchisce.
Si immerge nelle letture più disparate, ma predilige la saggistica storica; da piccolo (ma a volte anche adesso) si perdeva per ore nelle enciclopedie, scovando in ogni voce consultata lo spunto per trovarne una successiva. Ama la musica, classica e moderna, adora il jazz e, ancor più, la bossanova. Suona da autodidatta la tastiera elettronica, e lo si può vedere, per fortuna di rado, nei piano bar, a propinare la musica che preferisce lui ad un pubblico che in genere chiede tutt'altro... Dirige anche un coro ed ha suonato in diversi complessi. E' un assiduo utilizzatore di computer e talvolta si diverte a programmare sequenze MIDI di brani famosi o composti da lui. Segue con interesse vari sport, soprattutto il calcio, della cui storia vorrebbe essere un cultore più assiduo.
In Romania, il giorno dell'eclisse, si è occupato della ripresa dei cambiamenti del mondo circostante nei concitati e fugaci istanti della totalità; ha realizzato alcune immagini a largo campo del surreale panorama, mentre a causa della nuvolosità non ha potuto documentare, com'era negli intenti, alcuni fenomeni caratteristici come l'approssimarsi dell'ombra della Luna o le ombre volanti. Per l'occasione ha dovuto apprendere, in pochi mesi, svariate nozioni di fotografia, importunando ripetutamente i fotografi del proprio paese, gli amici del team e chiunque altro fosse in grado di passargli la minima informazione.
Per il presente CD, ha scritto il reportage che figura sotto il titolo "La spedizione", ha coordinato la redazione dei profili dei componenti del team, ha curato, in generale, la correzione dei testi, assumendosi sconsideratamente la grave responsabilità di eventuali errori ortografici o refusi. Ha inoltre scelto la colonna sonora.
Dimenticavamo... In Romania ha anche trasformato in coro il team, esibitosi in canzonacce degne dei "bravi" manzoniani.
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