LPG – Laboratory Planetology Group
Lo spazio tra le varie stelle della nostra galassia non è
completamente vuoto, come si riteneva all'inizio del XX secolo, ma è
occupato da materia, detta genericamente
mezzo interstellare. Circa il
99% della massa totale del mezzo interstellare si trova allo stato
gassoso mentre solo l' 1% è allo stato solido ed è
costituita da
particelle microscopiche, dette collettivamente
polvere cosmica. Per estensione di definisce polvere cosmica, non solo la
materia solida presente sotto forma di particelle nel mezzo
interstellare, ma anche quella presente in vari siti extraterrestri di
interesse astrofisico come ad esempio le comete e gli asteroidi, nonché
le atmosfere e le superfici planetarie (Marte in particolare).
L’attività del gruppo di Lecce su questo tema di ricerca, iniziata oltre trent’anni fa con lo studio della polvere interstellare si è evoluta e modificata, anche in concomitanza con alcuni progetti spaziali come Rosetta e PFS, nello studio della polvere cometaria e marziana.
La metodologia di ricerca si basa sulla produzione in
laboratorio di
grani che presentano caratteristiche consistenti con quelle delle
particelle presenti negli ambienti sopra descritti. Di tali grani
vengono quindi determinate le proprietà ottiche, allo scopo di poter
simulare, per mezzo di modelli teorici, i dati osservativi quali ad
esempio gli spettri infrarossi emessi da sorgenti costituite da grani di
polvere. La finalità di tali simulazioni è quella di ottenere
informazioni sulle particelle di polvere cosmica (composizione, forma,
dimensioni ed abbondanza di una data specie rispetto ad altre
componenti).
Al proposito la nostra attenzione è rivolta ad alcuni materiali, sia carbonacei che silicatici, che potrebbero costituire una cospicua parte del materiale interstellare e cometario, come pure a minerali, quali carbonati e solfati, prodotti in ultima analisi dall’interazione dell’acqua con i silicati, che dovrebbero essere presenti su Marte e che sono molto importanti per lo studio dell’evoluzione climatica di quel pianeta.
Per ulteriori informazioni:
Vincenzo Orofino Tel:0832297494 E-mail:vincenzo.orofino@unisalento.it


