RICHIESTA ATTREZZATURE DIDATTICHE

Lecce, 7 gennaio 2000

 

Il corso di Laurea in Fisica prevede più di quattro corsi di laboratorio in cui si sviluppano metodi di misura e si realizzano esperimenti convenzionali ed innovativi dei vari campi della Fisica. Recentemente molte esperienze sono state aggiornate utilizzando strumenti moderni e quindi aggiornati come il laser, il computer e l’oscilloscopio digitale.

Utilizzando strumenti moderni è possibile realizzare esperimenti che un tempo erano praticamente impossibili. L’onde evanescenti sono presenti quando un’onda elettromagnetica si propaga in strutture non permesse dalle condizioni al contorno e la loro propagazione è praticamente limitata. Allora l’onda è costretta a smorzarsi, si estingue in un tempo della frazione del nanosecondo. Molte misure sono state eseguite per studiare l’onda proprio in queste condizioni, utilizzando però onde elettromagnetiche continue (CW) mentre esperimenti con impulsi elettromagnetici non sono stati quasi mai condotti per via della difficoltà a produrre impulsi elettromagnetici inferiori al nanosecondo e con intensità di qualche kV, e per la mancanza di eseguire misure in real time dell’impulso. Le misure condotte con gli impulsi mostrerebbero il valore della velocità di propagazione della luce in maniera diretta contro le misure che potrebbero essere condotte con le onde in continua che mostrano il risultato come conseguenza indiretta dovuto soprattutto alla formazione delle onde stazionarie. In questo modo, il valore della velocità di propagazione della luce si dal valore dello sfasamento dell’onda ma non dalla misura diretta del tempo impiegato dal campo per percorrere pochi centimetri. Esperimenti in cui il tempo relativo alla percorrenza di spazi superiori a 10 cm sono impossibili poiché per questi valori l’onda è quasi estinta e non può essere amplificata per non falsare la misura.

Gli oscilloscopi digitali di nuova generazione hanno una capacità di lettura di qualche 10 picosecondi e permetterebbero di discriminare differenze di ritardo della luce in intervalli di qualche centimetro. Essi, inoltre, devono possedere un sistema di trigger e di memoria tale da non perdere informazioni sul fronte dell’impulso. Esistono oscilloscopi più veloci di 10 picosecondi ma il loro sistema di acquisizione non permette di paragonare gli impulsi veloci registrati. Lo strumento identificato per questo esperimento è fornito dalla Le Ccoy ed è numerato oscill. Dig. 9362C. Esso si interfaccierebbe con il generatore di segnale elettrico e la guida d’onda a doppia impedenza. Il generatore di tensione esiste e ha lo scopo di generare un impulso di campo elettromagnetico all’interno della giuda d’onda mediante una loop. In questo caso si avrà la generazione di un campo TE01, il più elementare per condurre l’esperimento. Le giude d’onda necessarie sono disponibili.

-Il costo dell’oscilloscopio (il più economico è il demo), è di Lire 22.000.000 compresa IVA e sconto per l’Università, mentre il generatore e le guide sono a disposizione

-L’apparecchiatura sarà collocata nel laboratorio di Esperimentazioni di Fisica III.

-La manutenzione ordinaria e di funzionamento sarà nulla

-Il funzionamento non comporterà l’utilizzo di personale specializzato esterno al Dipartimento

-L’intero apparato potrà essere interfacciato con il generatore e la guida in una settimana lavorativa. Il prelevamento dei dati potrà avvenire immediatamente dopo il montaggio.

Suddivisione dell’ammontare totale:

Il 85% corrisponde a Lit. 18.700.000 Università

Il 15% corrisponde a Lit. ..3.300.000 Lab. didattici

Il richiedente

Prof. Vincenzo Nassisi