Ho letto con interesse il documento che avete preparato e che ritengo ampiamente condivisibile. Vorrei fare pero' alcune osservazioni (mi scuso per la forma, non la migliore, ma ho cercato di rispondere in tempo quasi reale).

Una delle cause dell'allungamento del periodo di laurea rispetto ai 4 (+1 ?) anni previsti e', a parere mio e di altri colleghi, l'impatto traumatico degli studenti con il primo anno del corso.

Infatti gli studenti sono molto piu' responsabilizzati che non alle scuole superiori, non avendo piu' il controllo dell'interrogazione periodica. Si potrebbe porvi rimedio con gli esoneri o con classi di esercitazioni piu' piccole (cio' vale per sedi con molti iscritti, ove il problema si pone). A tal fine sono pero' necessarie piu' aule (e quindi investimenti sull'edilizia) e piu' esercitatori (sarebbe opportune permettere ai dottorandi di svolgere un carico didattico minimo, non piu' di 20-30 ore/anno).

Si potrebbero anche prevedere dei test di autovalutazione prima della iscrizione al primo anno, perche' gli studenti manifestamente inadeguati alle esigenze del corso possano rendersene conto e recedere o impegnarsi al massimo sin dal primo anno per recuperare il ritardo.

Si potrebbe tornare alla annualizzazione dei corsi nel primo biennio, per due ragioni. Primo, permettere agli studenti di "digerire" con maggior calma i corsi ed i metodi nuovi di studio del primo biennio. Secondo, per impedire ai colleghi professori di utilizzare il maggior tempo del corso reso disponibile dalla semestralizzazione (che permette di trattare ciascun argomento - vettori, derivate, infinitesimi etc il primo anno, ad esempio - nel corso piu' appropriato) per insegnare argomenti nuovi, invece di spiegare meglio quelli convenzionali.

In sintesi, secondo me buona parte dei ritardi sono dovuti ad un cattivo inizio al primo anno, con ricaduta "a valanga" sugli anni successivi.

Infine, una osservazione. In realta', da una indagine fatta a Roma ad inizio anni ottanta, sembra potersi dire che da allora non vi sia stato un apprezzabile allungamento della durata effettiva del corso di Laurea (la semestralizzazione era gia' operante).

Allego anche una osservazione di Gian Vittorio Pallottino, vicepresidente del CCL (Matilde Vicentini, il presidente, e' fuori Roma per concorsi).

Commenti al testo

Azioni correttive proponibili:

la proposta di rendere permanenti gli esoneri cozza con il principio che andra' stabilito in futuro: gli esami si sostengono al termine del corso, con una (o piu') possibilita' di appello e poi BASTA, come avviene nel resto del mondo civile

Per il resto mi pare tutto eccellente e ben rappresentativo delle idee che circolano qui, anche se sarei piu' deciso ancora sulla necessita' di alleggerire il carico per gli allievi

Cordiali saluti e buon lavoro

Mario Capizzi