LA MELA E IL CONTADINO

Immagina di essere su un bel viale alberato in una giornata di sole.
All'improvviso un banchetto di mele cattura la tua attenzione, e decidi che
hai fame. Ti avvicini e ne chiedi una. Il contadino che le vende borbotta un
po' ma alla fine scrive una etichetta sulla mela:

Peso: gr. 98             Prezzo: Euro 0.3

Paghi, il contadino ti da' un sacchetto e te ne vai. A questo punto scatta la
follia: invece di goderti la bella giornata di sole e mangiarti la tua buona
mela in santa pace, ti viene il dubbio se il prezzo della mela sia davvero
"quello giusto". Vai a casa, pesi la mela: gr. 96.7. Il prezzo non era quello
giusto! Il contadino ti ha fregato! Ritorni correndo al banchetto e chiedi al
contadino di ripesare la mela: gr. 97. A questo punto cominci a litigare col
contadino, che sostiene che si', il peso che la bilancia indica adesso non
coincide con quello che indicava prima, ma il prezzo e' rimasto lo stesso....

TU: "Scusi, ma se il peso e' cambiato come fa il prezzo a essere rimasto lo
stesso??"
CONTADINO: "Guardi che il prezzo lo decido io. Dipende da molte cose: il peso
indicato dalla bilancia influisce, certo, ma anche la stagione, l'andamento 
del mercato, il mio umore eccetera contano. Per esempio, se chi vuole comprare
mi sta antipatico, alzo il prezzo. Nel momento in cui lei ha comprato la mela 
abbiamo fatto un patto sul prezzo: entrambi lo ritenevamo ragionevole, e 
quindi abbiamo fatto uno scambio: lei mi ha dato i soldi e io le ho dato 
la mela. Tutto quello che e' successo dopo non ha importanza"
TU: "Ma io voglio sapere: qual'e' il prezzo VERO della mela?"
CONTADINO: "Mi scusi, ma questa e' una domanda nonkosher"
TU: "Come ha detto scusi?"
CONTADINO:"Sa, fra i miei clienti ci sono anche degli ebrei. Il cibo kosher lo
possono mangiare, quello nonkosher non lo possono neanche toccare."
TU (un po' irritato): "Scusi, ma che diavolo c'entra con la mia mela?"
CONTADINO:"Intanto, la mela non e' sua. E poi, intendevo dire che quella
domanda li' sul prezzo VERO della mela, non solo non dovrebbe farsela, ma non
la dovrebbe toccare neanche con un palo lungo tre metri"
TU:"Ma lei ragiona proprio coi piedi! Di questo passo arrivera' a sostenere
che il valore vero del peso della mela non esiste!!"
CONTADINO:"il valore vero del peso della mela? Non so neanche di cosa sta
parlando. Per me e' una domanda nonkosher"
TU:"Ma come si permette? E poi, lei chi e' scusi?"

Il contadino, oramai spazientito, ti risponde :"domanda nonkosher", pensando
che questi fisici sono un po' pazzi. Ritorni a casa, la mente piena di dubbi..


MORALE DELLA FAVOLA
Farsi la domanda giusta e' tutto. Fai la domanda giusta, e avrai la
risposta. Fatti quella sbagliata, e passerai la vita a cercare una risposta
che non c'e'.

Per te che mi leggi, l'unica domanda kosher che conta e': e' bella la mia
storiella?



RINGRAZIAMENTI
Obiettivamente prima di questa avventura del "semplicecomplesso" stavo meglio
di quanto stia adesso; per questo "ringrazio" tutti e nessuno in particolare.
Quando stai appollaiato sull'Albero Della Conoscenza intento a cogliere la
mela della Teoria del Tutto e scopri invece che una mela e' una mela, cadi
fragorosamente per terra. La testa duole, e le notti sono agitate. Meno male
che c'e' un contadino che sta li' e ti aiuta a rialzarti: compassione umana,
suppongo.  Ad ogni modo, ci sono abituato. Sostengo sempre di voler vivere
senza dogmi ne' certezze, ma non e' mica possibile mi sa. Per poter vivere in
fondo abbiamo bisogno di aggrapparci a qualcosa di fisso: un riferimento.
Quando poi le certezze si sbriciolano e il quadro di riferimento si rompe in
mille pezzettini, cerco con sofferenza di comporre un altro quadro, che sia
piu' in armonia con me stesso. Forse e' proprio questo, la creativita': noi
siamo i pittori e il quadro e' la vita.  La verita' e' che tutte queste parole
che scrivo non sono importanti: quello che e' davvero importante e' saper
creare la bellezza nella propria vita. Che era, e' e rimarra sempre, per me,
un insondabile mistero. Non siete d'accordo anche voi?