Rispondo a Pastore e anche a Garola e anche a molti altri
il mio intervento era provocatore, questo è vero, ma io non mi sono mai 
sognato di dire che il riduzionismo non serve, tutti siamo riduzionisti. 
Io dico che il riduzionismo non basta. Il che è molto diverso. Molti 
hanno capito dai miei discorsi che la matematica non serve. Io dico che 
non basta, dico che la matematica è un linguaggio e che un linguaggio ha 
valore solo se si ha qualcosa da dire. Ma sapere il linguaggio senza 
sapere che cosa si vuole esprimere è un esercizio monco. La matematica e 
la fisica servono tantissimo anche ai biologi. Io non sono nè 
antimatematico nè antifisico. Sono contro l'arroganza dell'ignoranza di 
chi sa solo alcuni aspetti delle scienze della natura, ne ignora altri 
(vedi la biologia per la stragrande maggiornaza di matematici e fisici) 
e pensa che quel che sa sia sufficiente a poter parlare ANCHE ai biologi 
(facendo corsi per finalità ignote, di cui non si cura). Proprio perchè 
so quanto sono importanti queste cose per la biologia, sono diciamo 
inquieto perchè vedo che i poveretti a cui sono inflitte non capiscono 
perchè le fanno. E questo avviene perchè spesso neppure chi gliele 
infligge lo sa. In un corso di istituzioni di matematiche per biologia 
si dovevano sapere 92 teoremi a memoria, con dimostrazioni. La caduta 
dei gravi ci ha gravemente leso le gonadi. Il che non significa che 
queste cose sono inutili e futili. Sono utilissime e importantissime. 
Non so come lo devo dire.
Il riduzionismo, caro Garola, non basta. Almeno in biologia. Ma è un 
modo di lavorare di tutti. Ma, ancora, non ci si può fermare lì.  E a un 
certo punto, vedi la lucertola, non basta più. La lucertola è il tutto, 
le sue parti (sommate come entità chimiche) non ci permettono di 
ricostruirla. Mi sembra un esempio comprensibile anche ad un fisico di 
come il tutto non sia equivalente la somma delle parti. Non è un 
problema da poco per noi. Come dice Pastore, non sappiamo bene cosa sia 
la vita. Almeno nel suo aspetto replicabile. Non siamo in grado di fare 
un vivente sperimentale, rifacendolo dal non vivente. Chi ha provato a 
fare questi esercizi ha ottenuto comiche caricature di viventi che non 
funzionerebbero neppure un nanosecondo.
Il senso dei miei discorsi è semplice:
ai biologi e agli ambientalisti sono utilissime la matematica, la fisica 
e la chimica. Devo dirlo più forte di così? Ho detto, durante il mio 
discorsetto, che ho diretto ben due corsi internazionali di ecologia 
matematica. Durante la discussione al mio intervento moltimi hanno 
accusato di dire che la matematica non serve. LA MATEMATICA SERVE! 
TANTISSIMO! e anche la fisica e la chimica.
A questa affermazione lapidaria ne aggiungo un'altra. E' a questa che 
dovete rispondere. E' inutile che mi dimostriate l'importanza di queste 
discipline. La conosco perfettamente, la accetto e la ammiro. Oso dire 
che a matematici, fisici e chimici (soprattutto a quelli che operano in 
biologia e in scienze della natura legate al fenomeno vita. parentesi 
nella parentesi, "operano" vuol dire insegnano e fanno esami) forse 
servirebbe di studiare un po' di biologia. Nella loro formazione 
"formale " è del tutto assente. Tutto quel che sanno lo hanno appreso 
per caso, da amatori. E' davvero così irrilevante nella loro formazione? 
Veramente non hanno nulla da imparare studiando il fenomeno più 
complesso dell'universo conosciuto? Io trovo questa posizione di 
un'arroganza spaventosa. La tipica arroganza dell'ignoranza.  Chiedo 
quindi a gran voce che ci siano corsi di scienze della vita anche nei 
corsi di matematica e di fisica, visto che chi ha queste lauree riceve 
una patente per insegnare scienze naturali nella scuola media inferiore. 
E non mi dite che i biologi insegnano matematica. Lo so, ma fanno due 
esami di matematica (tenuti da matematici). I matematici insegnano 
scienze naturali e fanno zero esami di scienze naturali. Questo è contro 
ogni razionalità. A meno che non si dica che la matematica e la fisica 
hanno una dignità superiore alla biologia. E a questo punto non abbiamo 
più nulla da dirci. 
Io so che, inconsciamente, questa convinzione (la superiorità della 
propria disciplina) è radicata in moltissimi. Anch'io, nel mio piccolo, 
penso che Darwin sia la persona che ha maggiormente impattato la cultura 
di tutta l'umanità e che la biologia evoluzionistica sia la scienza che 
ha maggiore dignità rispetto a tutte le altre. Se pensassi che ce n'è 
un'altra con dignità superiore.... farei quella. Però sono disposto ad 
ammettere, bontà mia, che anche altre branche dello scibile umano 
meritano altrettanto rispetto. Altre credo che siano panzane 
allucinanti, ma questa è un'altra storia.  Se uno fa un corso di 
matematica applicata, non si può pensare che dovrebbe saperne qualcosa 
degli universi ai quali vuole applicare la propria matematica? No, 
questa esigenza non viene sentita. La mia reazione a questo è di 
fastidio. E' per questo che ho intitolato "Re nudi" il mio interventino.
Però, in questa avventura di semplice e complesso, ho ricevuto conferma 
di quel che già sapevo. Matematici e fisici sono molto vivaci 
intellettualmente e interagire con loro arricchisce i poveri ingoranti 
(in queste discipline) come me. Il corso di filosofia della scienza che 
abbiamo fatto qualche eone fa mi ha permesso di imparare tantissime 
cose, e lo devo a matematici, fisici e filosofi. Mi ha fatto pensare. 
 Anche se parliamo di cose diverse, se polemizziamo, comunque parliamo. 
E questa è una cosa importantissima. Per la prima volta la Facoltà non è 
solo un posto di burocrazia (necessarissima, ma non sufficiente) è anche 
un posto in cui discutiamo di scienza.  E questo avviene soprattutto per 
l'intervento di matematici e fisici. Con i quali non posso che 
complimentarmi e che non posso che ringraziare. Sperando di non averli 
irritati troppo con le mie affermazioni provocatorie, ottenendo 
l'effetto opposto a quello desiderato.


fboero