Caro Giampaolo
ad un senato accademico, Salvatore Alessandrì ha detto, un giorno, che 
ci sono forze che possono essere più sottili e più potenti delle armi 
atomiche. Parlava della cultura e, probabilmente, si riferiva alla 
religione. Che altra arma può portare un uomo a non dare importanza alla 
propria vita? alla vita dei propri figli? Non per niente Abramo era 
pronto a sacrificare Isacco e Dio ha sacrificato suo Figlio sulla croce. 
E noi in teoria dovremmo essere pronti a fare altrettanto. Noi ormai non 
siamo più pronti a fare altrettanto, ma qualcuno in giro per il mondo è 
pronto a farlo, giusto? E lo fa. E ci fa un sacco di paura. Fanno paura 
quelli che non hanno paura di morire. Perchè non riesci a fargli paura.
Potremmo ingaggiare ora una bella discussione sull'importanza della 
religione rispetto a scienza e arte? intendo sul suo impatto, così come 
tu facevi con scienza e arte?
Ci tengo a ribadire che sono membro dell'Unione Atei e Agnostici 
Razionalisti. Non mi ritengo ateo (perchè é una forma di religione). In 
effetti sono agnostico.  Se vedo uno spirito e non trovo spiegazioni 
alternative, ci credo. Non per fede ma per esperienza. E in effetti ho 
visto uno spirito in Nuova Guinea, si chiama Mae. Non credo a Mae per 
fede. Ci credo perchè l'ho visto e mi ha toccato. Ma non chiedo a 
nessuno di credere a questa mia esperienza, visto che non sono in grado 
di riprodurla. La religione c'era prima della scienza e, nonostante 
tutto, siamo più legati a interpretazioni ascientifiche che non a 
interpretazioni scientifiche. Vuoi una prova? L'altro giorno guardavo la 
televisione di mattina, prima di venire in dipartimento. Metto il primo 
e c'è un signore con i capelli dritti e una vistosa dentiera che dice 
agli scorpione quello che gli capiterà. Giro sul secondo, e c'è un tipo 
con una giacca di pelle che fa vedere una foto del suo gatto. Vado sul 
cinque e c'è di nuovo l'oroscopo, e c'è anche su Telenorba. L'oroscopo! 
C'è più spazio dedicato all'oroscopo che alle previsioni del tempo. 
L'oroscopo è una sorta di religione. E' fuori dalla razionalità, 
presuppone fede. Uno ci crede o non ci crede. Se la televisone lo 
propina vuol dire che alla gente interessa. Ragazzi, siamo nei guai. 
Alla gente interessa che tutto funzioni e che le cose vadano avanti 
(come ci si arriva non importa) ma poi è molto più interessata ai 
rapporti tra Acquario e Pesci che non alla teoria della relatività o a 
quella dell'evoluzione.
E non è facile combattere con quel signore con i capelli dritti e la 
dentiera. Non è facile convincere che la scienza è meglio della 
religione. Anche se poi uno guarisce con le medicine, non con le 
benedizioni. E uno si sfama con l'agricoltura, non con le ostie. C'é 
un'esigenza intrinseca alla nostra specie che la porta a preferire mondi 
irreali a mondi reali. E' come convincere un branco di ragazzini che è 
meglio fare le equivalenze rispetto a giocare al pallone per strada, 
anche se in questo caso le equivalenze sono irreali (scarabocchi su un 
quaderno) e il pallone è reale.
Abbiamo un problema di comunicazione. Dobbiamo far capire che quel che 
facciamo serve, è importante. Se non altro perchè ci vuole consenso per 
destinare fondi alla ricerca scientifica. E' un aspetto che curiamo 
poco. E invece è di vitale importanza.

Per tornare a Arte e Scienza, sono completamente d'accordo con te, 
Giampaolo. In India, nelle scuole, non credo che studino il Manzoni. Ma 
studiano di sicuro la struttura delle cellule e il moto degli astri. E 
quelle sono uguali dappertutto. In tutto il mondo. Ci sono delle 
conoscenze universali, che migliorano, mutano, ma restano universali. La 
scoperta della struttura del DNA è un patrimonio universale delle 
conoscenze umane. La pioggia nel pineto proprio no. Il passero 
solitario... in Turchia lo prendono a fucilate.
.E allora possiamo passare ad altri argomenti relativi alla cultura. 
Dare così importanza alla letteratura occidentale non porta forse a 
pensare che siamo meglio degli altri? Visto poi che non conosciamo 
niente della letteratura turca o nepalese (o afgana)? E se non 
conosciamo niente, per noi non esistono, e se non esistono noi siamo 
meglio perchè abbiamo una cultura e loro no. Dove si arriva di questo 
passo? Che quelli poi si incazzano di brutto. E noi non capiamo perchè. 
Nonostante tutta la nostra scienza.
Tutto è collegato. Tutto. E tutto quello che facciamo dipende dalla 
nostra natura. Perchè alla fine, come diceva Bracardi, l'uomo è una bestia!
nando