Prog. "Lauree Scientifiche"   Mirella Rafanelli

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Carica del condensatore

Scopo dell'esperienza

Ci proponiamo di studiare l'andamento della tensione ai capi di un condensatore che viene alimentato con tensione   continua attraverso una resistenza. Se ne visualizza il grafico e si controlla la coerenza tra il modello matematico e i risultati sperimentali 

Apparecchiatura e montaggio

Una pila da 4,5 V, una resistenza da 22 kΩ, 1 condensatore elettrolitico da 10 μF, Cavetti con coccodrillo per collegamento, LabPro + PC con programma Logger Pro 3, Sonda di tensione per LabPro

Il LabPro va alimentato e collegato al PC con il cavo Usb. La sonda di tensione va inserita nell'ingresso CH1 del LabPro

 

 

 

Esecuzione 

Appena si lancia LoggerPro il programma riconosce la sonda e si apre una schermata con tabella e grafico Tensione/tempo

Dobbiamo stabilire la modalità di acquisizione.

Dai valori di Resistenza e Capacità possiamo prevedere un tempo di carica

τ =  RC = 0,22 s

Il tempo è sufficientemente lungo per poter scegliere un' acquisizione  con avvio manuale

Sistemati modalità e tempi di acquisizione si preme il tasto “Misura” e si dà il via all'acquisizione. Si chiude il circuito e sullo schermo si vede formarsi il grafico relativo alla carica del condensatore 

 

Possiamo però anche decidere di avviare l’acquisizione in maniera automatica, scegliendo l’opzione TRIGGER , che consente di agire con  sicurezza anche con tempi di carica molto più brevi. Questo ci permetterà di ripetere l’esperienza con valori qualsiasi valore di  R e di C, anche con condensatori non elettrolitici.  

Una volta eseguita tutta la procedura per programmare il TRIGGER, il sistema si dispone in attesa di ricevere l'impulso di tensione che darà il via all'acquisizione. 

Chiudiamo il circuito e l’acquisizione partirà automaticamente come prefissato. Viene  visualizzato il grafico e la tabella dei valori acquisiti

 

  Qualunque sia stato il metodo scelto per effettuare la misura possiamo ora migliorare la visualizzazione del grafico facendo comparire solo la parte di curva relativa alla carica

Prima di modellizzare,  per separare i punti tra grafico teorico e grafico sperimentale possiamo cambiare ulteriormente  la visualizzazione del grafico sperimentale:   dal menu DATI  OPZIONI GRAFICO  deselezioniamo  "Unisci Punti sperimentali"

Modello teorico e rielaborazione dei dati sperimentali

Vogliamo verificare la coerenza tra le previsioni teoriche e i risultati sperimentali

 Sappiamo dalla teoria che se  la carica inizia all’istante 0, con  tensione dell’alimentatore pari a V0, l’equazione prevista   è

  1)                    

Se invece la carica, come  avviene praticamente sempre,  sia con trigger che con avvio manuale, inizia ad un istante t0 diverso da 0,  l’equazione  diventa

2)         

Tra le funzioni che si possono usare per la elaborazione matematica  dei nostri dati troviamo

3)     

Dal punto di vista formale  l'eq 3 si presta meglio ad essere  confrontata immediatamente con l'eq.1,  ma è anche  possibile confrontarla   con l'eq.2, dopo averla opportunamente rielaborata.

Possiamo così scegliere tra due diversi procedimenti: 

I MODELLIZZAZIONE : trasliamo i punti del nostro grafico in modo che l'origine degli assi coincida con l'inizio della carica e usiamo l'equazione   1 ;

Osserviamo che

-  il valore di B è molto vicino a 0,

-  A= 4,4 corrisponde al valore dichiarato della tensione della pila, 4,5 V

-  il reciproco di C= 3,92  corrisponde ad un tempo di carica di 0.25 s, in buon accordo con quello ricavato dai valori dichiarati di resistenza  (22 kohm) e capacità (10 microfarad) 

 

II MODELLIZZAZIONE : abbiamo lasciato invariato il grafico sperimentale e trasformato l'equazione 2 per verificare che è  formalmente identica alla 3 

Una volta riscritta l'equazione 2 nella forma

4)      ,

 

constatiamo che la funzione prevista in teoria e  quella del FIT sono formalmente identiche, in armonia con  la coincidenza osservata tra i grafici

 Per evitare equivoci indichiamo con C' il parametro che compare nell’equazione del FIT

Possiamo confrontare il valore dei parametri del FIT ,

6)     A = Vo K    ;    C' = 1/RC  ;   B = Vo - Vo K

  Nel FIT, C' =3,916, il valore che se ne ottiene  per la costante di tempo  RC= 1/C' = 0,25 s è in buon accordo con i valori dichiarati per resistenza e capacità

Abbiamo ancora: B = 1,049 e A =3,41. Da 6  ricaviamo V0 = B+A = 4,46 V, anche questo in buon accordo con il valore della tensione della pila