Osservatorio del Fiorini

Attualmente in fase di ristrutturazione, l'Osservatorio Astronomico del Dipartimento di Fisica dell’Università del Salento è posizionato sopra il tetto dell'ex Collegio Fiorini, sede del Dipartimento stesso.

La strumentazione è costituita da un telescopio riflettore Newton-Cassegrain di 200mm f/5-15, in configurazione Cassegrain e da un rifrattore apocromatico PENTAX 75/500 SDHF, con il relativo parco accessori, montato in parallelo.  La movimentazione ed il puntamento computerizzato sono gestiti da una montatura ASTROPHYSICS GTO 1200.

L'osservatorio è stato utilizzato per le attività didattiche nell'ambito del corso di laurea in Fisica e per sessioni osservative e manifestazioni a carattere divulgativo. Nonostante la limitata ricettività dovuta alle ridotte dimensioni della cupola e alla difficoltà di organizzare e gestire le osservazioni, negli ultimi anni diverse migliaia di persone hanno potuto usufruire della struttura, sia mediante osservazione diretta al telescopio sia in remoto via internet.  Grande successo hanno riscosso le seguenti manifestazioni:

In particolare, il progetto "Sotto un cielo di stelle", cofinanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR, legge 6/2000), dal Dipartimento di Fisica e dall’Università del Salento, ha permesso la realizzazione e la messa in opera del progetto ASTRONET, in collaborazione col DIDA-Lab del Dipartimento di Ingegneria dell'Innovazione dell'Università del Salento. Si è trattato di un approccio innovativo alle osservazioni astronomiche condotte in remoto via internet in ambiente web collaborativo. La sua notevole valenza didattica e divulgativa è stata riconosciuta anche a livello nazionale, ricevendo una Menzione Speciale nell'ambito dei lavori della Sezione VI: Didattica e storia della Fisica del XCIV Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica, Genova 21-26 Settembre 2008 - Osservazioni astronomiche in remoto in ambiente web collaborativo - Domenico Licchelli, Armando Blanco, Mario Bochicchio, Antonio Bernardo, Sergio Fonti, Marcella D’Elia, di cui è disponibile la comunicazione sul sito della SIF.

La possibilità di compiere osservazioni da qualunque località collegata ad internet offerta da Astronet, ha permesso l'ottima riuscita anche di altre manifestazioni, tra cui

Gallery astronomica in collaborazione con l'Osservatorio Astrofisico R.P.Feynman

Spettro della Nebulosa di Orione

Il caratteristico spettro della Nebulosa di Orione caratterizzato dalle righe in emissione dell'Idrogeno e dell'Ossigeno ionizzato due volte (OIII). La fenditura era posizionata in prossimità delle stelle del Trapezio, responsabili della eccitazione della grande nube di gas.

Crab Nebula in alta risoluzione

M1

Gli spettacolari filamenti della Nebulosa del Granchio (M1), ripresi al primo fuoco della camera a largo campo del Large Binocular Telescope. Con i suoi 8.4m di diametro e la qualità delle sue ottiche si colloca tra i migliori strumenti al mondo. L'immagine è stata ottenuta combinando riprese nelle bande U, B, V (Bessel) e R (Sloan). Un sentito ringraziamento all'astronomo Vincenzo Testa (OAR-INAF) per la preziosa collaborazione.

Luna rossa

eclisse luna

Eclisse totale di Luna del 15 Giugno 2011. La combinazione dei parametri orbitali (Luna molto bassa sull'orizzonte ed eclisse di tipo centrale) e dei fattori meteorologici (umidità molto elevata e nubi cirriformi in transito), ha reso questa eclisse particolarmente rossa e buia. Uno spettacolo grandioso.

Spettro solare

 

Spettro solare nella regione ~5800-7000A, acquisito con un reticolo in riflessione di 600l/mm. In evidenza il doppietto del Sodio a 5890-5896A, e la H-alpha dell'Idrogeno a 6563A. Le righe comprese in questo intervallo sono dovute principalmente al Ferro (FeI) ed al Calcio (CaI) neutri, come è tipico per una stella di tipo spettrale G.

I colori della Luna

Osservata al telescopio la Luna mostra colori molto tenui, più o meno evidenti secondo le regioni e le condizioni di illuminazione. Mediante una ripresa in tricromia RGB è possibile però aumentare la saturazione in maniera adeguata, fino a mostrare le notevoli variazioni cromatiche presenti sul nostro satellite, variazioni correlate alla diversa mineralogia dei terreni lunari. Per fare degli esempi, i mari variano dall'arancio più o meno carico al blu in funzione della presenza o meno di Titanio nelle lave che li costituiscono. Il porpora indica invece depositi piroclastici. Gli altopiani sono costituiti principalmente da anortosite.

Via Lattea estiva

Via Lattea

Lo spettacolo della Via Lattea estiva, dal Sagittario allo Scudo. Il susseguirsi di nubi stellari, nebulose oscure ed in emissione, ammassi aperti e globulari rende lo star hopping quanto mai divertente ed entusiasmante anche con piccoli strumenti, soprattutto sotto cieli bui.

Il Sole si risveglia

Dopo un lunghissimo letargo, il Sole comincia a mostrare qualche segno di attività. La macchia solare tripla visibile in alto, di per sé abbastanza modesta, assume particolare valore in quanto appartiene al 24-esimo ciclo solare. Dopo 634 giorni senza macchie (contro un valore medio dell'ordine dei 485), ogni piccolo segnale di ripresa è attentamente monitorato dai fisici solari, nel tentativo di comprendere cosa sta succedendo alla nostra stella.

Primavera, stagione di galassie

I mesi primaverili sono i migliori per spingere lo sguardo al di là della Via Lattea, verso l'Universo extragalattico. In questo periodo infatti si concentrano grandi ammassi di galassie nella costellazione della Vergine, nella Chioma di Berenice, in Ercole etc. con una tale varietà di forme e dimensioni da accontentare anche i palati più sopraffini. Un ottimo esempio è la famosa galassia spirale NGC 4565. Si tratta di uno splendido oggetto sia perchè vista quasi esattamente di taglio sia per la banda di polveri sul piano equatoriale, visibile già in un buon telescopio di 30 cm di apertura. Non mancano le galassie peculiari, spesso dalle forme insolite a causa della mutua interazione gravitazionale tra due o più membri del gruppo. Un oggetto poco noto ma affascinante è C32, più nota come Whale Galaxy.

Parelio nel cielo di Leuca

parelio

Un fugace parelio catturato al tramonto nel cielo di Leuca. Si tratta di una sorta di immagine fantasma del Sole, posizionata a 22° di distanza e generata da sottili cristalli di ghiaccio esagonali presenti nei cirri e nei cirrostrati. A volte il parelio è presente sia a destra che a sinistra del Sole in maniera del tutto simmetrica.

Saturno in opposizione

Anche quest'anno il signore degli anelli è giunto all'opposizione col Sole. La combinazione dei moti orbitali sta facendo diminuire progressivamente l'angolo sotto cui si osservano gli anelli da Terra. Nell'immagine sopra è evidente la variazione negli ultimi cinque anni.